Quest’opera viene pubblicata quale prezioso contributo per una radicale conversione della famiglia,
affinché essa riprenda coscienza della propria dignità e responsabilità. Si tratta di
ispirazioni divine (Gesù, Maria santissima, sant’Anna, san Giuseppe, san J. Escrivà e altri)
a una donna, figlia spirituale di san Pio da Pietralcina (il quale celebrò le sue nozze) e madre di numerosi figli.
Il testo è contrassegnato da una numerazione atta a facilitare la lettura e l’individuazione dei numerosi spunti di meditazione.
Insensibilmente, ma ineluttabilmente, le cose della terra ti allontanano dalla strada maestra, anima mia,
e più ti occupi e ti preoccupi di esse, più il tuo spirito rimane avviluppato sempre più
strettamente nelle spire materiali che non sanno di eterno e che dall’Eterno a lungo andare ti strapperanno
sì che, come barca alla deriva, tu sarai nell’oceano più vasto senza più appoggi alle
tue misere forze, quegli appoggi che, prima, ti facevano sentire forte contro tutte le avversità,
quando cioè sapevi, a tempo ancora, sottrarti alle cure terrene per riposare
in me, che sono la Vita, la Verità e la Via che è, insegnalo, Via verso l’Eternità.
Gesù 22 luglio 1975
UN PUNTO DEL TESTO CASUALMENTE SCELTO
Sant'Anna
522. Alla tua figliuola, il mio augurio di bene. Guardandola, ricordo quando con la mia ala dolcissima mi protendevo su Maria bambina a proteggerne la serena infanzia. Tua figlia ha un volto che molti hanno definito “da Madonnina”.